Quando una donna non riesce a rimanere incinta subito, o comunque dopo un paio di mesi di tentativi, sicuramente l’ansia inizia a giocare brutti scherzi, ed è inevitabile, anche per la donna più sicura di sé, iniziare a porsi delle domande: sarà colpa mia? Sarò forse non fertile? Come posso fare per capire se il mio corpo funziona bene?
In linea di massima, queste sono domande tutte lecite, ma non bisogna comunque dimenticare che vi sono davvero moltissimi fattori che possono incidere in modo importante in tal senso e che non è detto che ci si debba necessariamente mettere in allarme.
Quando una coppia non riesce ad ottenere una gravidanza, bisogna procedere prima di tutto per gradi, evitando di farsi prendere dall’ansia e dallo stress perché tra l’altro (cosa sicuramente conclamata), vivere un periodo di forte stress (che può essere generato anche dal senso di incapacità che può seguire dopo vari tentativi per rimanere incinta), può essere anche direttamente responsabile di una mancata gravidanza.
In casi come questi, quindi, bisogna prima di tutto capire cosa possiamo fare, dal canto nostro, per affrontare questa situazione nel migliore dei modi, e quindi analizzare nel modo migliore possibile la questione per trovare una soluzione valida, o magari anche più di una.
Oltre ai vari consigli che abbiamo già fornito nel nostro approfondimento sui migliori accorgimenti per rimanere incinta (per esempio ricordiamo una sana alimentazione e uno stile di vita adeguato ed equilibrato), non dimentichiamo che vi sono delle soluzioni sicuramente importanti e spesso anche risolutive, specialmente in alcuni casi: un esempio molto importante è quello del test di ovulazione, che oggi rappresenta una vera e propria ancora di salvezza per tutte quelle donne che magari faticano a riconoscere la propria ovulazione e per le quali è difficile quindi riuscire a comprendere quando è meglio intensificare i rapporti.
Indice dei contenuti
Se sai riconoscere il periodo relativo alla tua ovulazione, avrai sicuramente un vantaggio in più che non dovrai affatto sottovalutare; infatti, il picco ovulatorio è il momento giusto in cui è consigliato intensificare i rapporti allo scopo di avere delle possibilità in più per rimanere incinta. Se l’ovulo non incontra gli spermatozoi, non vi è infatti alcuna possibilità di una gravidanza, e questa è una cosa fondamentale che è bene incentivare.
È proprio per questo motivo che sapere quando avviene l’ovulazione è fondamentale per una donna; solo così si potranno mettere in atto tutte quelle azioni necessarie per una ricerca consapevole di un bimbo, senza perdere tempo e senza fantasie inutili.
Sapere quando avviene l’ovulazione è un vantaggio, che tuttavia non è concesso dalla natura a tutte le donne in maniera automatica: in genere, riescono a capire quando sta per avvenire l’ovulazione solo le donne che hanno un ciclo regolare, ma ricordiamo che non è detto che una donna che per anni ha avuto un ciclo regolare continui ad averlo per sempre. Anzi! Per esempio, andando avanti con l’età è molto più probabile che insorgano problemi di ovulazione, e quindi anche ritardi o anticipi della stessa, e così contare sul proprio calendario regolare non è più così semplice come un tempo.
Insomma, anche avere un ciclo regolare non mette al riparo da imprevisti; magari in quel dato mese viviamo un periodo di stress che scombussola ogni cosa e che ci può portare a fare i conti senza l’oste! Ecco perché un test dell’ovulazione può essere fondamentale: grazie ad esso, possiamo tenere sempre sotto controllo il nostro normale ciclo mestruale e capire bene quando stiamo ovulando, in maniera certa e infallibile!
Come abbiamo anticipato, un test di ovulazione è un normalissimo test di rilevazione che viene eseguito sulle urine, esattamente come avviene per un test di gravidanza: esso funziona infatti allo stesso modo, ma la differenza è che non rileva una gravidanza in corso, ma il periodo ovulatorio, in quanto è in gradi di riconoscere gli ormoni responsabili dell’ovulazione e quindi il picco di LH, con una sensibilità variabile a seconda del tipo di test (della marca, e del suo costo).
Esso va eseguito normalmente sulle urine del mattino (sicuramente scelta consigliata perché anche in questo caso l’ormone è più facilmente rilevabile in quanto le urine sono più concentrate), e dopo la sua esecuzione, si attendono circa 2 minuti: a seconda del tipo di test, avremo un risultato “positivo” o “negativo” (se siamo sotto ovulazione oppure no), oppure una faccina vuota o sorridente, che ci comunica dell’ovulazione in corso.
Se il nostro test è positivo, è in quel momento (e per le 72 ore successive circa) che dobbiamo concentrare i nostri rapporti sessuali, con lo scopo di ottenere una gravidanza.
Semplicemente, questo vuol dire che il momento che stiamo attraversando non è un momento di picco ovulatorio e che quindi un rapporto sessuale durante questo periodo potrebbe non portare ad una gravidanza.
Attenzione, però, perché in questo caso ci possono essere di grande aiuto le nostre conoscenze e soprattutto i segnali del nostro corpo: infatti, un test non può essere predittivo, e con questo vogliamo dire che anche se oggi stesso ci segnala un effetto negativo, non è detto che domani, ripetendo il test, il risultato non cambi.
Anche per questo motivo è bene comunque fare l’amore a giorni alterni, ricordando che la finestra fertile (anche a seconda della qualità degli spermatozoi) può essere comunque abbastanza ampia, anche fino a 5 giorni, e che chiaramente un test di ovulazione non ha questa grandezza di rilevazione in fatto di tempo.
Se il test di ovulazione è negativo, occorre quindi semplicemente ascoltare i segnali del nostro corpo, ed eventualmente ripeterlo a distanza di due giorni: in presenza di muco filante, soprattutto, potremmo comunque trovarci molto vicine all’ovulazione.
In conclusione, quindi, il test andrebbe eseguito intorno al 12esimo giorno del ciclo, fino alla presenza del positivo, che indica che siamo in fase ovulatoria e quindi pronta per una possibile gravidanza.